Appuntamento con IVANA MONTI, DANIELE LIOTTI, DEBORA CAPRIOGLIO e ROSARIO COPPOLINO al Teatro Alfieri di Torino: da martedì 25 febbraio a domenica 2 marzo la Compagnia Molière presenta Elephant Man.
Il testo di Giancarlo Marinelli, impegnato anche come regista dello spettacolo, è tratto dall’omonimo racconto di Frederick Treves. La maschera dell’uomo elefante è stata realizzata da Sergio Stivaletti. Completano il cast degli interpreti: Andrea Cavatorta, Francesco Cordella, Serena Marinelli e Simone Vaio.
Uno spettacolo sull’umanità, la dignità e il dolore che si nasconde sotto una maschera mostruosa. Capolavoro della cinematografia firmato da David Lynch, è soprattutto un racconto perfetto, quasi in presa diretta, che narra di un giovane chirurgo, Frederick Treves, che salvò l’Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fine Ottocento. Perché portare in teatro la vera storia di Jopeph Merrick, mettendola in scena, per la prima volta, in un vero spettacolo di prosa? In un momento storico come quello attuale in cui l’estetica del corpo, della “bellezza a tutti i costi”, è divenuta ossessiva, non senza conseguenze drammatiche, (si pensi ai danni provocati dalla chirurgia estetica, o a patologie impulsive e compulsive letali come la bulimia e la anoressia), portare sulla scena una storia d’amicizia tra un brillante e ambizioso chirurgo e “un mostro apparente”, capace però di regalare agli altri un universo di poesia e di bellezza, significa sovvertire il putrido sistema di vuote apparenze, di fasulle perfezioni, di ostentazioni artificiali a cui siamo ormai assuefatti: la storia di Joseph Merrick è in fondo la storia della nostra ipocrisia, del nostro proverbiale rifiuto ad accettare “l’altro da noi”.